Abbazia di Novalesa

L’Abbazia benedettina della Novalesa (o di Novalesa), splendido complesso religioso piemontese, posta nella spettacolare Val di Susa. Fu edificata in onore dei Santi Pietro e Andrea nel secolo VIII. Una delle opere di maggior pregio che sono custodite nell’abbazia sono due cicli di affreschi dell’XI secolo, dedicati uno a Sant’Eldrado, abate di Novalesa, e l’altro a San Nicola di Bari. All’interno sono ancora evidenti resti degli edifici più antichi. Si accede alla chiesa tramite un portale che immette in un primo cortile, caratterizzato da un portico a tre campate con volta a crociera, sormontato da un loggiato.

L’edificio monastico è articolato intorno ad un cortile centrale composto da due ali del chiostro cinquecentesco. Dove le due ali si incontrano è stato costruito il campanile, tra il 1725 e il 1730.
La chiesa Abbaziale è stata costruita nel XVIII secolo dove un tempo sorgeva una chiesa romanica dell’XI secolo testimoniato dalla presenza di alcuni affreschi tra cui la Lapidazione di Santo Stefano; del periodo tardo-gotico rimangono alcuni affreschi con Santi benedettini e Profeti. La visita all’Abbazia della Novalesa prosegue entrando all’interno della chiesa realizzata in stile barocco e costituita da una navata unica con volta a botte. Su ciascun lato sono presenti due cappelle e al termine della navata troviamo un’abside semicircolare; il moderno altare maggiore è di marmo, sormontato da un crocifisso ligneo e il coro dei monaci.

Altri tesori custoditi all’interno del edifico benedettino sono gli arredi sacri. Alcune reliquie di grande importanza storica come la grande Cassa di S. Eldrado e preziosi oggetti di oreficeria e arte sacra in tempi passati vennero trasferiti presso la parrocchiale e si possono ammirare presso il Museo Diocesano d’Arte Sacra.

A rendere ancor più suggestivo e mistico il paesaggio circostante l’Abbazia della Novalesa sono le quattro cappelle medievali edificate in onore di Maria, costruite nel secolo VIII.
Esse sono la cappella di S. Salvatore risalente alla metà dell’XI secolo, la cappella di San Michele datata secoli VIII e IX e le Cappelle di San Eldrado e San Nicola al cui interno sono visibili due affascinanti cicli di affreschi di fine XI secolo; in essi sono rappresentate scene di vita dei due Santi.