Chiamato anche Sacro Speco, questo splendido monastero benedettino si trova a pochi km da Subiaco, vicino al confine con il Parco Naturale dei Monti Simbruini. Si affaccia sulla Valle dell’Aniene ed è uno dei più celebri luoghi di culto dell’Italia Centrale.
Origini e Storia del Monastero
Il Monastero di San Benedetto, noto come Sacro Speco, trae il suo nome dalla piccola cavità, situata su una rupe a picco sulle infernali gole dell’Aniene. Attualmente si trova all’interno della sacra costruzione, ove San Benedetto da Norcia, nel IV secolo visse in eremitaggio.
Qui, in suo onore, nel XII secolo, venne eretto il complesso monastico ed una chiesa, sopra alla quale, durante il XIV secolo, fu edificato un piccolo tempio. Immerso nel favoloso e selvaggio scenario dei Monti Simbruini, il Sacro Speco è un luogo dal fascino suggestivo. Per tale motivo fu denominato “la soglia del Paradiso”, e rappresenta uno dei più alti esempi di architettura religiosa rupestre del Lazio.
Cosa vedere nel Monastero di San Benedetto
Gli interni del Monastero di San Benedetto sono interamente ornati con pregevoli affreschi risalenti al XIII, XIV, e XV secolo, con motivi sacri ricorrenti all’epoca, talvolta terrificanti. Tra questi, dipinta su una parete tra lo speco benedettino e la Scala Santa, troviamo una raffigurazione alquanto anomala, per le sue forme. In essa infatti sono illustrati resti di corpi macabramente sparsi su un terreno che rimandano, per certi versi, alla pittura simbolica del fiammingo Boch, contemporanea a quella del Sacro Speco.
Questi luoghi furono, tra l’altro, meta dei numerosi pellegrinaggi di San Francesco, del quale è ivi presente un ritratto risalente al XII secolo. Su un terrazzo, al di sotto della chiesa inferiore, è coltivato un roseto chiamato il Roveto Miracoloso. E’ chiamato così poiché si pensa che fu proprio il Santo d’Assisi ad innestarlo su un precedente cespuglio di rovi.
La Croce di San Benedetto
All’interno del complesso religioso è visibile la Croce di San Benedetto. Si tratta di un simbolo a cui si attribuiscono potenti proprietà di esorcismo e di protezione contro il maligno, soprattutto se indossata come medaglia con devozione. Sulle sue due facce sono incise da un lato una croce e degli acronimi, che rappresenterebbero le invocazioni per scacciare il male, e dall’altro San Benedetto che impugna una croce e il libro della regola. Legata alle incisioni presenti nel medaglione è la pianta di molti Monasteri Benedettini. Questi ultimi sono progettati appunto a forma di croce proprio per tenere lontane le influenze malvagie.
Informazioni Turistiche
Monastero di San Benedetto
Piazzale San Benedetto, snc
00028 Subiaco (RM)
Tel:+39 0774.85039
Sito web: monasterosanbenedettosubiaco.it
Come visitare il Monastero di San Benedetto
Giorni e orari delle visite guidate
Mattina
9:00 – 12:30
Ultimo ingresso alle ore 12:00
Pomeriggio
Periodo Invernale (2/11 – 31/03)
15:00 – 17:30
Ultimo ingresso alle ore 17:00
Periodo Estivo (01/04 – 1/11)
15:00 – 18:30
Ultimo ingresso alle ore 18:00
Per prenotare una visita guidata o ricevere ulteriori informazioni consultare sempre la pagina dedicata sul sito web ufficiale.
Cosa vedere nei dintorni
Il borgo di Subiaco, la cui parte più antica è arroccata su un colle dominata da una rocca, è la località più rilevante dal punto di vista storico. Negli ultimi tempi ha visto aumentare il flusso turistico grazie anche alla presenza dei monasteri benedettini e al vicino Parco Regionale dei Monti Simbruini, vasta area protetta che tutela un territorio fatto di boschi, praterie, valli, e torrenti.
Lungo la strada che dai monasteri conduce a Subiaco sono visibili i resti della Villa di Nerone. A Subiaco invece, l’abitato è dominato dalla Rocca Abbaziale, non sempre aperta alle visite, ma nei pressi della quale, è un’interessante caseggiato medievale. I suoi dintorni poi, poiché compresi nel Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini, sono importanti soprattutto dal punto di vista naturalistico. Nel parco possiamo visitare, oltre ai borghi, l’altro Monastero benedettino di Santa Scolastica (2 km), il Monastero di San Biagio (circa 2 km), il Laghetto di San Benedetto (3 km al parcheggio), le Cascate di Trevi (19 km). Da qui infatti si raggiunge Monte Livata, rinomato per le sue stazioni sciistiche, e dal quale partono suggestivi percorsi verso Monte Autore.
Paesi limitrofi di un certo interesse sono Arcinazzo Romano, di cui è noto il meraviglioso altopiano omonimo, Cervara di Roma e la più distante Arsoli, e infine Jenne (10 km). A poco meno di 3 km da Altipiani di Arcinazzo si trova il Museo Civico Archeologico e i resti della Villa di Traiano (15 km), un dei più importanti siti archeologici della zona.