Abbazia di San Colombano

Scopri l’Abbazia di San Colombano in Emilia – Romagna. La storia e cosa vedere nell’abbazia, con indicazioni su orari e prezzi del biglietto.

Storia dell’Abbazia di San Colombano

L’Abbazia di San Colombano è stata edificata tra il 1456 ed il 1522, a Bobbio, in provincia di Piacenza nel luogo in cui in passato sorgevano i resti della chiesa conventuale risalente a prima dell’anno 1000 e precisamente nel 614, anno in cui il santo fondò il complesso monastico. Nel corso del medioevo fu uno dei centri religiosi più rilevanti d’Europa grazie alla presenza dello “Scriptorium”, una zona del monastero adibita alla copiatura dei manoscritti. Nel 982, anno in cui raggiunse il massimo prestigio, il catalogo annoverava oltre 700 codici e conservò 25 dei 150 manoscritti più antichi della letteratura latina esistenti al mondo.

L’Abbazia di San Colombano

Il complesso abbaziale del monastero di San Colombano è costituito dalla Basilica, la piazza omonima, il corridoio con l’abitazione abbaziale, il chiostro interno con il Museo della Città e i giardini interni, il Museo dell’Abbazia nella zona dell’antico Scriptorium di Bobbio, il porticato con il giardino di Piazza Santa Fara e l’ex Chiesa delle Grazie. Una grande ricchezza artistica si può ammirare all’interno della Basilica rinascimentale dove sono presenti numerosi affreschi, connessi a una fitta serie di citazioni provenienti dalle Sacre Scritture.

Abbazia di San Colombano a Bobbio | Turismo Viaggi Italia
Abbazia di San Colombano

Ovunque si volge lo sguardo si rimane meravigliati dalla maestosità degli affreschi e dalla maestria nel realizzarli. A destra del Redentore è raffigurata, con un preziosissimo abito ricamato in oro, la Vergine Maria. Accanto a Lei il santo benedettino Guido mentre in primo piano sono presenti le sante Caterina, Orsola, Elena e Maddalena. Nel registro sottostante, inseriti negli spazi tra le finestre, troviamo invece San Martino di Tours e San Giovanni Battista.

Cosa vedere nell’Abbazia di San Colombano

Gli affreschi decorano sia le navate interne che le due navate minori e il transetto e sono tutti opera di Bernardino Lanzani, affiancato da un assistente, eseguiti presumibilmente tra il 1527 e il 1530. Il messaggio del maestro era quello di far emergere nelle pitture tutta l’importanza e la centralità dello Spirito con spunti originali. Molto suggestiva è la scena del “Noli me tangere” in cui compare Maria Maddalena ai piedi di Gesù risorto, affrescata nella volta centrale. Sopra il portale che permette di accedere alla chiesa e sotto il portico detto “Paradiso”, si può leggere una frase inquietante quanto significativa “terribilis est locus iste” (questo luogo è terribile). È un monito spesso utilizzato dai templari per indicare che essendo questo un “logo sacro” non è possibile profanarlo, pena la morte.

Appena si entra nella chiesa abbaziale si nota la vasca battesimale del VII secolo. L’abside ha una struttura diversa dal comune essendo di forma rettangolare e asimmetrica. Fu realizzata tra gli anni 1456-1485 in sostituzione di quella precedente di forma ovale. Il nostro tour di visita continua verso la cripta dove troviamo, la cappella maggiore con un pavimento musivo del santo risalente all’XI secolo; la cripta vera e propria dove sono custoditi il sarcofago di San Colombano, il sepolcro di Sant’Attala e quello di San Bertulfo e la cancellata costruita in ferro battuto del X secolo. A sinistra possiamo ammirare la cappella del Santo con la statua bianca che lo raffigura e un affresco con la Madonna dell’Aiuto.

I Musei e il Refettorio

Esternamente troviamo la Torre del Comune edificata nel 1341 e distrutta quasi due secoli dopo e la Torre campanaria di fine IX secolo. I tesori dell’Abbazia di S. Colombano non finiscono qui; di grande importanza storica è anche il Museo dell’Abbazia, nato nel 1963 e allestito all’interno degli spazi in cui un tempo vi era lo “Scriptorium” di Bobbio e la biblioteca. Sono custoditi reperti risalenti a varie epoche, spaziando dai primi secoli dell’era cristiana per arrivare alla metà del XVI secolo.

Il museo della città di Bobbio invece occupa locali del IX secolo ed è costituito dal refettorio in cui spicca il grande affresco della Crocefissione, le cucine, il cavedio interno e le cantine. Il museo si propone come percorso didattico introduttivo alle altre istituzioni museali e all’intera città. Nelle varie sezioni, attraverso un allestimento costituito da espositori trasparenti e supporti informatici, sono affrontate le tematiche legate alla vita e all’opera di San Colombano, la situazione geopolitica dell’Italia Longobarda ed all’attività del famoso Scriptorium.

Informazioni Turistiche

Abbazia di San Colombano
Ministero della Cultura
Museo dell’Abbazia
Piazza Santa Fara, 5 – 29022 Bobbio (PC)
Sito Web: www.beniculturali.it
Sito Web: www.sulleormedisancolombano.it

Giorni e Orari d’Ingresso

da Novembre a Marzo
sabato: 15:00 – 17:00;
domenica: 10:30 – 12:30 e 15:00 – 17:00

Aprile, Maggio, Giugno, Settembre, Ottobre:
sabato: 16:30 – 18:30;
domenica: 10:30 – 12:30 e 16:30 – 18:30

Cosa vedere nei dintorni

Le vicinanze dell’Abbazia sono caratterizzate da un ambiente prevalentemente umido e paludoso, trovandosi tra il delta del Po e le Valli di Comacchio, zone incluse nel Parco regionale del Delta del Po e zona estremamente importante dal punto di vista naturalistico.
Spostandoci verso l’interno, bisogna percorrere 57,4 km (tragitto più veloce) per raggiungere la magnifica città di Ferrara e le sue meraviglie artistiche e architettoniche.