Parco Nazionale del Pollino

Area protetta della Basilicata è un vero e proprio scrigno di natura selvaggia dal grandissimo valore ambientale. Scopri gli itinerari naturalistici, i borghi e i luoghi più belli da vedere

Storia e Origini

Le notevoli caratteristiche del Parco Nazionale del Pollino, lo rendono una delle più importanti aree protette d’Europa. Il suo territorio, ben definito e inconfondibile, è situato in una posizione lontana dai centri urbani e industriali, e per questo il silenzio lo rende suggestivo ai visitatori che intendono gustare la natura e la cultura dei luoghi in un completo riposo.

Storia, attività e cultura popolare sono tra i più preziosi beni e valori che si possono riscontrare in questo vasto territorio dell’Italia peninsulare. Anche il paesaggio, prevalentemente montuoso, è di tutto rispetto dove troviamo le caratteristiche “timpe” – cime arrotondate delimitate da alti strapiombi; nei Piani di Pollino, Ruggio e Iannace ci sono interessanti doline e inghiottitoi dovuti a fenomeni di carsismo e in altre parti troviamo grotte, forre e numerosi laghi tra cui il importante è il lago di Monte Cotugno.

Cosa vedere nel Parco Nazionale del Pollino | Turismo Viaggi Italia
Panorama sul Parco Nazionale del Pollino

Cosa Vedere nel Parco Nazionale del Pollino

I luoghi all’interno del Parco Nazionale del Pollino sono molteplici nei quali si fondono natura e cultura e tutti meritano di essere visitati. Ne citiamo solo alcuni: Antico Lago del Mercure: è un’ampia zona prativa di circa 80 chilometri quadrati dove un milione di anni fa era un lago e dove sono stati rinvenuti gli scheletri di un elefante e un ippopotamo, e abbondanti resti di molluschi d’acqua dolce.

Le Montagne del Parco

Una certa importanza riveste il paesaggio montano in cui sono compresi alcuni monti di oltre 2000 metri di quota tra i quali Serra Dolcedorme (m 2267), Pollino (m 2248), Serra delle Ciavole (m 2227) e Serra del Prete (m 2181). Sorgenti ad alta quota danno origine a numerosi ruscelli e torrenti alcuni dei quali sono veramente pittoreschi, come il Raganello, il Frido, il Peschiera, ecc. La Montea è un monte isolato, aspro e selvaggio; raggiungere la vetta è un traguardo per pochi esperti ma lungo il cammino di crinale si può osservare la vegetazione, anche con esemplari contorti di pino loricato, abbarbicata sui precipizi. Analogo discorso può essere fatto per il Monte Alpi, che pur essendo ai margini del Parco, vi è stato incluso per la presenza del Pino Loricato e altre interessanti associazioni vegetali rupicole.

Santuario di Santa Maria delle Armi

Il Santuario di Santa Maria delle Armi è stato costruito addossato a una parete rocciosa; dal VII secolo è meta per l’eremitaggio di monaci greci. Nel 1440 fu ritrovata un’icona bizantina dalla quale partì l’idea per la costruzione di un santuario. L’immagine sacra della Madonna delle Armi conservata in una teca d’argento.

Santuario della Madonna di Costantinopoli

Il Santuario della Madonna di Costantinopoli è situato sulla riva destra del fiume Lao, nelle vicinanze dell’abitato di Papasidero, è stato costruito nel XVII secolo ed è inserito in uno scenario di rara bellezza. Per raggiungerlo occorre attraversare un ponte costruito sulla campata medievale ancora esistente. Nella chiesa del santuario è conservata la statua della Madonna, patrona di Papasidero, attualmente di fronte all’ingresso, in una nicchia di legno.

Riserva naturale Gole del Raganello

La Riserva naturale Gole del Raganello è una delle riserve che si trovano all’interno del parco e tutte hanno una valenza naturalistica elevata. Questa è stata istituita poco più di 25 anni fa e occupa un territorio di circa 1600 ettari. È un’area allungata, una profonda, spettacolare spaccatura nata dall’azione di movimenti tettonici combinati all’erosione fluviale. Il Torrente Raganello passa prima sotto la Timpa di San Lorenzo, poi si inabissa nell’orrida Scala di Barile e infine entra nella Gola del Raganello.

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Paesaggio tipico del Parco Nazionale del Pollino

I Pianori del Parco

I Piani del Pollino possono essere presi come campione dei numerosi piani che si trovano nel parco a quote elevate: Piano di Campolungo, Piano del Minatore, Piano di Novacco, ecc. Tutte le praterie d’alta quota, in passato erano luoghi per i pascoli estivi; oggi meta di interessanti e gratificanti escursioni. Grande Porta del Pollino: questo luogo è divenuto uno dei più famosi d’Italia poiché è qui che alberga uno degli alberi monumentali dell’Italia, il celebre pino loricato. In altre stazioni del parco vegetano altri alberi così caratteristici ma questo, per la sua forma particolare dovuta agli eventi climatici estremi, è l’albero oggetto di numerosi servizi fotografici.

La Fauna

Proprio per il suo esteso territorio, costituito da vertiginose pareti rocciose, alte vette, torrenti, vaste praterie, la fauna del Parco Nazionale del Pollino è quanto mai diversificata con numerose specie di grande interesse biogeografico ed ecologico. Iniziando dagli uccelli, possiamo citare l’aquila reale, il capovaccaio, avvoltoio degli agnelli, il picchio nero, il biancone e il gufo reale; numerosi sono anche le specie di falconiformi come il Falco Pellegrino.
I mammiferi sono presenti con il lupo appenninico, la lontra, il gatto selvatico, tutti divenuti abbastanza rari, ai quali si aggiungono esemplari di capriolo, ghiro, istrice e dromio calabrese.
Tra gli insetti va menzionata la rara Rosalia alpina, tipica delle faggete mentre tra i rettili vi è la presenza della vipera aspis e tra gli anfibi la salamandra dagli occhiali e il tritone italico.

La Flora

Il territorio del Parco Nazionale del Pollino offre una gamma di zone ampiamente diversificate così che la vegetazione si presenta sotto vari aspetti poiché va da quella tipicamente mediterranea a quella propria dei paesaggi montani con specie arbustive la prima e specie arboree la seconda. Numerose sono le specie tipiche dell’area del Parco Nazionale del Pollino, alcune esclusive, che rivestono una notevole importanza floristica. Tra queste ultime è celebre il pino loricato che si trova in competizione con il faggio ma i greggi al pascolo erodono le pianticelle di quest’ultimo favorendo così la stabilità delle popolazioni di questo fossile vivente che è il pino loricato. C‘è anche la presenza di abete bianco, una stazione appenninica tra le più estese e intatte. A quote più basse si trovano boschi di quercia e castagno e più giù ancora, il leccio.

Informazioni Turistiche

Ente Gestore: Ente Parco Nazionale del Pollino
Complesso monumentale Santa Maria della Consolazione
85048 Rotonda (PZ)
Tel. +39 0973.66.93.11
Sito Web: parconazionalepollino.it

Info Point
Tel. +39 0973.66.93.35

Guide Escursionistiche
parconazionalepollino.it

Centri Visita
parconazionalepollino.it