Il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi

Le Dolomiti Bellunesi sono un’area montuosa del Veneto tra le più selvagge e integre della regione. Anche se non raggiungono quote elevate, mantengo tutta la spettacolarità delle dolomiti vere e proprie custodendo preziosi tesori naturalistici e ambientali.

Visita il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi

Il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi come estensione non è un grande parco ma lo è per la ricchezza degli ambienti e quelli di notevole interesse naturalistico si trovano nelle parti più elevate (sfasciumi, altipiani, buse di origine glaciale, pendici prative dei monti, vallette e torrenti in alta quota, ecc.). Esso si estende a nord della direttrice Feltre – Belluno – Longarone con andamento sud-ovest – nord-est a ridosso del Cadore.

Questo contribuisce ancor più a diversificare gli ambienti, non solo sotto il profilo altitudinale, ma anche dell’esposizione. Lo si può definire un “parco selvaggio”, titolo meritato, poiché ospita stabilmente un certo numero di Linci la cui popolazione è in lenta ripresa.

Ambiente e Territorio del Parco

Scegliere tra tutti i luoghi e i punti più caratteristici, culturalmente importanti o ad alta valenza naturalistica è arduo in quanto non c’è angolo di questo parco che non offra i suoi lati interessanti o spettacolari. Uno degli aspetti più importanti di tutta l’area è il carsismo dovuto allo scioglimento delle rocce da parte delle acque meteoriche. In quest’area sono state censite in vent’anni di esplorazioni circa 200 cavità e l’abisso più profondo è stato studiato fino a 970 metri di profondità. In estate i pendii erbosi delle cime più elevate del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi si ricoprono letteralmente di fioriture osservabili percorrendo i ripidi sentieri che corrono lungo i versanti scoscesi delle vette. In ogni caso, il segreto per poter veramente godere delle bellezze naturali e paesaggistiche è quello di soffermarsi ogni tanto a osservare da vicino un tronco marcescente, una roccia ricoperta di muschi e licheni, un angolo di prato o quello che si intravede tra i detriti che scendono lungo i canaloni.

Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi (Monte Schiara) | Turismo Viaggi Italia
Il gruppo del Monte Schiara)

Gli Itinerari

Tra i tanti sentieri che attraversano il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, si segnalano alcuni con partenza da: Croce d’Aune, Col dei Mich, Val di San Martin, Valle di Canzoi, altopiani di Erera-Brendol e i Piani Eterni. Altri gioielli da apprezzare sono le pareti dolomitiche e le cime erbose del Monte Serva o la foresta nella Conca di Cajada, i versanti della Val Pramper e del Grisol.
Un particolare sentiero è quello che inizia dalla Casera di Cajada – raggiungibile con l’auto partendo da Faè e giunge prima alla Casera Palugnet e da qui in due ore di cammino si arriva alla Casera Zervoi a quota 1737 m. Da quest’ultima usando l’auto, si possono percorrere le due carrozzabili che attraversano la Val Cordevole e il Canale del Mis. Anche in questo caso è bene ogni tanto parcheggiare e percorrere, magari per brevi tratti, le zone circostanti sempre però servendosi dei sentieri segnati.

La Fauna del Parco

Parlando della fauna del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi si può dire che, grazie alla varietà di ambienti, è piuttosto diversificata. I camosci e i caprioli fanno da padroni con 5000 individui ma, oltre alla lince di cui abbiamo parlato prima, anche altre specie di tutto rilievo abitano queste montagne. Tra le tante possiamo citare il Picchio muraiolo, Merlo acquaiolo, Gheppio, orso, l’Aquila, la Civetta nana, il Tritone alpino e una grande schiera di invertebrati iniziando dalla presenza di oltre 50 specie di coleotteri carabidi e 100 specie di lepidotteri con la farfalla Apollo in testa.

La Flora dell’Area Protetta

Trattando della flora del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, è interessante sapere che il primo dei motivi per i quali è stato istituito questo parco, è stato per la grande varietà e rarità delle piante, tanto che nel corso di questi ultimi trent’anni illustri botanici lo hanno esplorato in lungo e largo. Le essenze prevalenti sono i carpini e le querce nelle zone soleggiate e più in alto i faggi, talvolta misti a conifere. Bei popolamenti sono formati dall’abete bianco, dal pino silvestre e pino nero. In alcune zone disboscate hanno preso possesso molte essenze arbustive, tra le quali i rododendri, ed erbacee di notevole pregio botanico come ad esempio la Campanula di Moretti o l’Alisso dell’Obir seguite dal Semprevivo delle Dolomiti, Geranio argenteo e il Giglio di Carniola.

Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi (Vette Feltrine) | Turismo Viaggi Italia
I Piani Eterni Sulle Vette Feltrine

Cosa vedere nel Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi

Il Patrimonio Storico-Architettonico

Non si può tralasciare di parlare degli aspetti artistici e culturali dei centri abitati che si trovano nell’area protetta del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi.
La Certosa di Vedana, nel comune di Sospirolo, è un importante complesso architettonico le cui origini risalgono intorno all’anno 1155. Nata come ospizio di San Marco ha subito nei secoli parecchi rifacimenti e ingrandimenti e tutt’oggi ospita una comunità di monache di clausura e per tale motivo non è visitabile.
Altri luoghi importanti meritevoli di una visita sono le ex miniere di Valle Imperina in Comune di Rivamonte, il lago del Mis che con le sue spiaggette attira numerosi frequentatori del parco. Ancora da segnalare il paese di Santa Giustina dove vi è una importante riserva biogenetica, habitat per mufloni, camosci e caprioli. Infine merita una visita il caratteristico centro storico di Feltre dal tipico impianto medievale.